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Ivan Khandoshkin, Luigi Madonis e Francesco Araja. Musica nella San Pietroburgo barocca 1730-1780
La corte di San Pietroburgo funse a lungo da fucina e crogiolo delle più disparate tendenze musicali del Settecento europeo e pan-russo.
Di origine e nascita cosacca, Ivan Khandoshkin (1747-1804) si formò con musicisti italiani attivi a San Pietroburgo – tra cui Tito Porta, Domenico dall’Oglio e Pietro Peri – trasformando melodie popolari ucraine e cosacche in strabilianti sonate e variazioni di stile galante italiano.
Suoi diretti predecessori alla corte russa erano stati il veneziano Luigi Madonis (ca. 1690-ca. 1770) e il napoletano Francesco Araja (1709-1762/70). Il primo scrisse dodici sonate per violino e basso, stampate a San Pietroburgo nel 1738 e dedicate alla zarina Anna I, i cui tempi rapidi si basano spesso su melodie popolari russe e ucraine. Il secondo non solo introdusse l’opera italiana in Russia, ma compose anche la prima opera in lingua russa della storia, Cefalo e Procri, su libretto di Aleksandr Petrovic Sumarokov.
Fra il 31 maggio e il 4 giugno 2021, la Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con le fondazioni Concordance, Irma Merk e L. + Th. La Roche, dedicherà un Seminario di Musica Antica alle opere dei tre autori summenzionati e rifletterà sui fenomeni della migrazione e ibridazione stilistica (e di registri appartenenti a diversi strati sociali) dei musicisti dell’Età dei Lumi.
Insegnante principale sarà il violinista e direttore russo Andrey Reshetin, massimo esperto dei repertori proposti.
Le candidature per la partecipazione dovranno essere presentate entro il 7 marzo 2021.
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