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"Noi. Non erano solo canzonette". 25 anni della nostra vita raccontati dalla Musica

“Noi. Non erano solo canzonette”. 25 anni della nostra vita raccontati dalla Musica

Visitabile fino all’11 ottobre, la mostra “Noi. Non erano solo canzonette” è una grande rappresentazione della storia italiana recente dal 1958 al 1982: venticinque anni rivoluzionari sotto tutti gli aspetti, sociali, etici ed economici del nostro Paese, raccontati attraverso la Musica, che ha saputo parlarne il linguaggio, descriverne i fatti, respirarne il clima e restituirne le emozioni.

Racchiusa fra due abbracci, quello di Domenico Modugno sul palco di Sanremo 1958 e quello di Paolo Rossi nella notte di Madrid che nel 1982 laureo` l’Italia campione del mondo, la mostra procede cronologicamente a toccare ogni aspetto della vita sociale, del costume, della cronaca, del lavoro e dei cambiamenti nelle convinzioni etiche e morali di quegli anni.
A costante contrappunto, 100 opere musicali italiane, selezionate nel repertorio di quel periodo, costituiscono una chiave di lettura e approfondimento. Un “passo a due” fra musica e società, dove gli stili di vita, le mode, le relazioni interpersonali e perfino le stesse istanze sociali sono influenzati l’uno dall’altra e viceversa.

Una canzone, non meno di un libro o di un dipinto, sa riflettere il momento storico in cui è stata immaginata, scritta e cantata. Non esistono canzonette, infatti, solo canzoni, e sono state trattate per quello che sono: contributi culturali di importanza critica per il passato, il presente e il futuro della nostra società. Nei grandi avvenimenti come in quelli di minor rilievo, la musica narra, descrive, talvolta preconizza e, infine, fissa nella memoria.
Il percorso espositivo è suddiviso in quattordici aree tematiche in grado di coinvolgere tanto chi quegli anni li ha vissuti in prima persona, quanto le generazioni più giovani, in un comune percorso di immersione nella memoria collettiva italiana. Dalla grande immigrazione verso le città al disimpegno che ha configurato gli anni Ottanta. Si parte da Palazzo Mosca – Musei Civici con le sezioni: “Volare” penso che un sogno così non ritorni mai più, “Il Treno del sole” come è bella la città come è viva la città, “Il Boom” il mutare del profilo delle città e delle campagne, “Carosello” l’avvento del consumismo, “Abbronzatissimi” la conquista del tempo libero e delle vacanze di massa, “L’Esercito del Surf” i giovani quale nuovo soggetto sociale e “Pensiero Stupendo” con il lungo cammino dell’emancipazione femminile.
Il percorso prosegue al Museo Nazionale Rossini con le sezioni: “C’era un ragazzo che come me” le rivendicazioni sociali e i movimenti studenteschi, “Contessa” lotte operaie, “La locomotiva” il terrorismo, “Musica ribelle” le radio libere, “La febbre del sabato sera le discoteche, “Splendido Splendente” il riflusso che darà inizio agli edonistici anni ’80 ed infine “il Mundial” la notte che ci cambiò per sempre.
La fruizione musicale in mostra è a più livelli: dall’audio diffuso nelle varie sale, alle opere ascoltabili singolarmente grazie alle più recenti tecnologie, agli speaker direzionali per i filmati d’epoca.
I 100 brani scelti, utilizzando un criterio di massima inclusività, da Peppino di Capri a Francesco Guccini, da Patty Pravo a Fabrizio De André, sono in grado di trasmettere, anche a chi non c’era, il senso profondo di quella musica e di quegli anni.
Il repertorio iconografico, a corredo della mostra, proviene in parte dagli inestimabili archivi Publifoto IntesaSanpaolo e in parte dall’archivio storico de il Resto del Carlino, le cui immagini, destinate ai quotidiani, ai rotocalchi e ai settimanali illustrati dell’epoca, restituiscono lo sguardo del fotoreporter di cronaca e la sua grande abilità di rappresentare in modo acuto, profondo e preciso le molteplici realtà italiane.

Le opere video provengono dagli archivi delle Teche RAI, oltre che dall’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa di Ivrea, un centro di conservazione, valorizzazione e diffusione del patrimonio audiovisivo prodotto dalle imprese italiane.
L’allestimento della mostra è a cura della designer Francesca Seminatore, con le installazioni audio-video di Daniele Perrone.

A corredo del percorso si affianca per il visitatore il catalogo pubblicato da ELI – La Spiga con foto e un apparato testuale storico-critico dei curatori della mostra, che si pone come un approfondimento affascinante a questa storia unica dell’immaginario degli italiani.

12 luglio – 11 ottobre 2020
“Noi. Non erano solo canzonette”
Palazzo Mosca – Musei Civici / Museo Nazionale Rossini

Biglietti
Intero € 10 | Ridotto € 8 gruppi e convenzioni
Ingresso libero minori di 19 anni, soci ICOM, disabili e persona che li accompagna
Il biglietto di mostra consente l’accesso ai Musei Civici di Palazzo Mosca, al Museo Nazionale Rossini, a Casa Rossini e all’area archeologica di via dell’abbondanza. Valido 7 giorni.
Per un’esperienza di visita completa, suggeriamo ai visitatori di portare con sé il proprio smartphone o tablet con auricolari o cuffie.

Visita in sicurezza
L’ingresso alle sedi è contingentato per un massimo di 25 persone ad ora. Obbligo di indossare la mascherina. Si suggerisce la prenotazione online dei biglietti su pesaromusei.it o mostranoi.it

Informazioni
0721 387541 biglietteria Musei Civici
0721 192 2156 biglietteria Museo Nazionale Rossini
pesaro@sistemamuseo.it; pesaromusei.it; mostranoi.it

Noi. Non erano solo canzonette. 25 anni della nostra vota raccontati dalla Musica

The event is finished.

Data

12 Lug 2020 - 11 Ott 2020
Expired!

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Web

Luogo

PESARO - VARIE SEDI
61121 Pesaro
Categoria
Web
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