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For Ever and Ever. I miei 15 anni di David Bowie. Il Duca Bianco visto da Stefano Bianchi

Un percorso giornalistico (e personale), quello di Stefano Bianchi nella stesura di “For Ever and Ever. I miei 15 anni di David Bowie 1987/2002“. Un percorso meditato nel tempo e concluso da un irrefrenabile bisogno di elaborare il lutto da quell’incredulo 10 gennaio 2016.
Le musicassette con le interviste a Bowie, conservate come reliquie, sono finalmente venute alla luce per questo libro interessante e intrigante, specchio di un’epoca musicalmente irripetibile, consigliato non solo ai fans del Duca Bianco.

È noto che da anni Stefano Bianchi si divide fra la critica musicale (culto di gioventù) e l’arte (passione della maturità). Inevitabile, quindi, la partecipazione straordinaria delle opere di chi ha dipinto, assemblato e fotografato il Grande Camaleonte: Edo Bertoglio (fotografo della rivista Interview di Andy Warhol), Patrick Corrado (artista e designer), Denise Esposito (fotografa e illustratrice), Andy Fluon (pittore e musicista), Marco Lodola (artista “elettricista”), Franco Mariani (ritrattista rock e non solo, autore dell’immagine di copertina del libro), Salvatore Masciullo (ritrattista su carta da giornale) e Miky Degni (wine painter e graphic designer).

Come dichiara l’autore, For Ever and Ever non è la solita biografia: “Bene o male la può scrivere chiunque”. È il frutto di 15 anni d’incontri dove la professionalità giornalistica ha stabilito un feeling con la genialità della rockstar; ma è soprattutto il risultato di 2 persone che si sono trovate faccia a faccia, con il talento e la stima reciproci. Da Roma a Milano e Parigi; da Dublino a Londra, passando per Birmingham, ecco le interviste, le conferenze stampa, gli articoli e le recensioni dei dischi che scandiscono le metamorfosi rock & pop di Bowie. La grafica e le illustrazioni, poi, rendono ancora più accattivante il libro grazie alle copertine autografate dei Cd, ai biglietti dei concerti e ai tour program.

L’introduzione l’ha scritta Ivan Cattaneo, mattatore pop degli Anni ’70 e ’80: “Quante volte con Stefano abbiamo parlato di David Bowie. Incontrato nei Seventies (io) e negli Eighties (lui). Fino a coglierlo insieme in tutta la sua iconicità, nel 2015 a Parigi, nella mostra kolossal intitolata Bowie is”.

For Ever and Ever (ISBN 979-10-91936-17-0), 144 pagine, € 15, è pubblicato da gmebooks (www.gmebooks.com).

Giornalista professionista dal 1986, nato a Milano nel 1958, Stefano Bianchi ha lavorato dall’84 al ‘97 come redattore presso il mensile Tutto Musica & Spettacolo. Da critico musicale ha collaborato con Buscadero, Musica & Dischi, Max, Jam, Stereo, Strumenti Musicali, Alta Fedeltà, Superclassifica, Ciak, Gulliver, Donna Moderna, Case da Abitare, Kult, Image, Letture, Famiglia Oggi, Auditorium Review, Milano7, Liberal Quotidiano, il settimanale Liberal, il bimestrale FL Fondazione Liberal, Rockol.it, Unitedmusic.it, Succedeoggi.it. Ha pubblicato i libri Guns N’ Roses (’92, Targa Italiana), Coloriture: voci, rumori, musiche nel cinema d’animazione (’95, Edizioni Pendragon), John Cale – L’Accademia in pericolo (’97, Auditorium Edizioni) e ha collaborato al Dizionario del Pop-Rock (2000, 2002, 2006, Baldini & Castoldi). Si è occupato di radio con Punks (’77, Radio Varese Centrale), Rarities (’85, Radio Monte Carlo, con Max Pagani), Diario (2004 e 2005, Radio24, con Roberta Giordano) e di tv con Piccolo Slam (’81, Rai 1). Dal 2006 è direttore responsabile della testata giornalistica Coolmag.it. Critico d’arte moderna e contemporanea con particolare riferimento alla Pop Art, nonché curatore di mostre, dal 2014 è vice presidente dell’Associazione Culturale Ponti x l’Arte no profit. Vive e lavora fra Milano e Parigi.

Ufficio Stampa: Eleonora Tarantino

For Ever and Ever. I miei 15 anni di David Bowie. Il Duca Bianco visto da Stefano Bianchi
For Ever and Ever (copertina illustrata da Franco Mariani)
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