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I Beatles e i 50 anni di “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” (TV)
Il primo giugno 1967 i Beatles pubblicano “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, album rivoluzionario che cambia la storia della discografia.
Nei giorni dell cinquantesimo anniversario, Rai Cultura celebra il genio dei Fab Four con un doppio appuntamento.
Si parte con il documentario “Discovering Music: John Lennon”, in onda mercoledì 31 maggio alle 21.15 su Rai5, e, a seguire, alle 22.05, il lungometraggio “Beatles Stories”.
Il primo appuntamento, per la serie “Discovering Music”, ripercorre la biografia di John Lennon ricostruendo il pensiero e gli ideali di una rockstar che sognava un mondo senza confini e che ha raccolto i riconoscimenti dei volti più noti della società contemporanea.
Da Damien Hirst al produttore Joe Boyd, l’episodio raccoglie interviste e commenti che contestualizzano la portata culturale del messaggio di Lennon, che ha lasciato un segno profondo nella musica, nel pensiero e nel costume.
“Beatles Stories” documenta, invece, il lavoro del cantautore Seth Swirsky che ha catturato gli incontri più improbabili – ma veri – dei Fab Four.
Swirsky è cresciuto negli anni Sessanta idolatrando le canzoni dei Beatles, il loro sound e il loro stile.
Nel 2004, videocamera alla mano, ha registrato su pellicola centinaia di ricordi e aneddoti raccontati in prima persona da coloro che per motivi diversi hanno incrociato la loro strada con quella dei suoi eroi.
Da Sir Ben Kingsley a Sir George Martin, dal Beach Boy Brian Wilson all’astronomo Brian Skiff, nel documentario intervengono persone che hanno conosciuto bene i Beatles ma anche coloro che hanno avuto un incontro fortuito, ma indimenticabile, con i membri della band.
Tra questi, gli attori Henry Winkler (aka “Fonzie”) e Jon Voight; gli ex produttori discografici e tecnici dei Beatles in sala d’incisione Norman “Hurricane” Smith, Ken Scott e John Kurlander; i musicisti Smokey Robinson, Jackie De Shannon, Graham Nash, Davy Jones, Susanna Hoffs, Art Garfunkel e decine di altri ancora.
Swirsky raccoglie storie in luoghi inaspettati ascoltando vicini di casa, compagni di giro, soci in affari, ex fidanzate che svelano storie mai sentite prima.
“Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” è considerato l’album più importante della storia della musica contemporanea.
La rivista musicale “Rolling Stone” lo ha inserito al primo posto nella classifica dei 500 più grandi album di tutti i tempi.
Dal punto di vista sonoro, le tecniche di incisione precedono di almeno una decade gli effetti che diventeranno mainstream come il “rotary speaker”, meglio conosciuto come il Leslie, campionamenti, effetti psichedelici.
Anche la copertina è considerata un capolavoro della pop art, con una foto ricca di riferimenti più o meno criptici a personaggi noti, e ha vinto il premio Grammy per la miglior copertina per album nel 1968.
Nel 2003, la biblioteca del congresso americano ha selezionato Sgt. Pepper per il National Recording Registry, riconoscendo all’album un valore “culturale, storico ed estetico”.