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“Jimi Hendrix. Suoni e visioni” di Ernesto Assante

Ventisette anni di vita e tre album all’attivo: tanto è bastato a Jimi Hendrix per meritarsi un posto d’onore nella Rock’n’roll Hall of Fame. Genio assoluto della chitarra elettrica, artista eccezionale e travagliato, tragicamente scomparso troppo presto, Hendrix ha fatto la storia del Rock, lasciando un segno indelebile con le sue sonorità` inedite, che avrebbero aperto la strada alle future evoluzioni del rock. A cinquant’anni dalla sua morte, questo splendido volume celebra la sua breve e intensa carriera artistica attraverso le parole di un esperto di musica rock, Ernesto Assante, corredate da foto inedite, citazioni, e il racconto di performance divenute ormai leggendarie.

“Gli anni Sessanta hanno molti simboli, molti personaggi che li rappresentano – scrive Ernesto Assante nell’introduzione -. Ma uno in particolare ha incarnato meglio di chiunque altro quello che era un tratto ineliminabile e avvincente del decennio, ovvero quella folle e rischiosa corsa creativa che sembrava aver impresso all’intero Pianeta una specie di accelerazione temporale. Tutto correva, i più` grandi cambiamenti sembravano a portata di mano, possibili e quasi tangibili, gli eventi si succedevano a un ritmo febbrile. Bene, c’era chi cercava di interpretarla questa ebbrezza collettiva in una effervescente, stravolta improvvisazione sonora”.

Partendo dalla descrizione di una infanzia difficile, tra amore e abbandono, Ernesto Assante ci fa conoscere il piccolo Johnny Allen Hendrix, nato nel 1942, fino al 1956, anno in cui Jimmy si innamora della chitarra: da quel momento la sua vita cambia in maniera radicale. È una passione, non si separa mai dallo strumento. Poi incontra Billy Cox, crea la sua prima band professionista, inizia a esibirsi. La chitarra diventa la sua amica più fedele, il cannocchiale attraverso il quale intravedeva il futuro. In breve tempo le sue capacià crescono in maniera esponenziale e il suo stile diventa sempre piùpersonale, selvaggio e incontrollabile. Sul palcoscenico si trasforma: sa usare tutti i “trucchi del mestiere”. In pochi anni, grazie anche a tour di grandissimo successo, la sua carriera ha una svolta: con Hey Joe, Purple Haze, The Wind Cries Mary la sua fama diventa mondiale. Le sue performance diventano leggendarie, entrano prepotentemente nell’immaginario collettivo: le esibizioni al Festival di Monterey nel 1967, a Woodstock nell’agosto del 1968 sono indimenticabili.

Gli assolo di Jimi Hendrix sembrano sempre avere presente un limite da valicare in qualche modo, da abbattere, da superare a colpi di invenzioni, di furore creativo, di visioni folgoranti.

“Oggi forse è più difficile comprenderlo – scrive Assante – perchè tutto è stato assimilato, digerito, trasformato in ovvio, ma a quel tempo, quando per la prima volta ci si rese conto del potere eversivo di quella chitarra, tutto quello che faceva Hendrix aveva il conturbante sapore del nuovo”.

Ed era proprio questa l’anima ribelle e irriducibile di quegli anni.

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“Jimi Hendrix. Suoni e visioni”
di Ernesto Assante (Autore)
Peso articolo : 479 g
Copertina rigida : 208 pagine
ISBN-13 : 978-8854045101
ISBN-10 : 8854045101
Editore : White Star (1 settembre 2020)
Dimensioni e/o peso : 20.7 x 2.4 x 25.3 cm
Lingua: : Italiano

Ernesto Assante, giornalista e critico musicale, ha collaborato con numerosi periodici italiani e stranieri, tra i quali L’Espresso e Rolling Stone. Autore di numerosi testi di critica e di storia della musica, per White Star ha pubblicato: Woodstock 69 – la rivoluzione del Rock’n’roll, Le leggende del rock, Chitarre Rock, 5 Seconds of Summer e I giorni del rock. Ha ideato e curato i supplementi Musica, Computer Valley e Computer, Internet e altro di Repubblica. Ha insegnato “Teoria e tecnica dei nuovi media” e “Analisi dei linguaggi musicali” presso l’Università di Roma La Sapienza e dal 2005 ha creato con Gino Castaldo il corso multimediale “Lezioni di rock. Viaggio al centro della musica”.

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