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Kate Bush – Moving
Kate Bush l’abbiamo conosciuta in Italia tramite la sua trasposizione canora delle Cime Tempestose (Wuthering Heights) di Emily Brontë: amore, gelosia e vendetta sono gli ingredienti perfetti per una hit internazionale.
In effetti l’album The Kick Inside (1978), da cui è tratta la sua canzone forse più conosciuta, contiene brani molto interessanti, autentiche chicche che, pur ascoltandole oggi, a distanza di quasi quarant’anni, fanno ancora il loro benevole effetto.
“Moving” è forse il pezzo che più apprezzo, ma a cascata pure – quasi – tutti gli altri brani dell’LP.
Canzoni che rimangono, per via della voce, delle sonorità e dei testi.
Perchè Kate Bush è cantautrice a tutti gli effetti ed è una perfezionista tanto che, si dice, abbia diradato molto le sue esibizioni pubbliche per evitare di perdere il controllo totale delle sue performance.
Riconosciuta immediatamente per la sua particolarissima voce da soprano, Kate Bush viene fatta entrare dalla porta principale dello show business da David Gilmour che, per primo, ha creduto nel suo innegabile talento.
E poi un crescendo di successi, intervallati da anni di silenzio e poi ancora da apparizioni devastanti perchè Kate ha una voce così potente che le parole che canta escono amplificate e arrivano a destinazione in un crescendo assordante: parla di amori difficili, di problemi di coppia, di omosessualità, di disastri nucleari,
Ne parla prima che questi argomenti diventino “moda” e lo fa senza censure.
Donna forte la Bush, in un corpicino esile e con una voce così acuta che va oltre l’estensione di due ottave.
Non solo Gilmour l’ha sponsorizzata. Peter Gabriel vanta con lei una serie di collaborazioni di cui non so bene chi abbia tratto più profitto.
Ambedue, penso.
Mi viene in mente “Don’t Give Up”, il ripetitivo ritornello “Jeux sans frontières” in Games Without Frontiers. Un sodalizio forte, duraturo.
Tanto che vedo che tra i musicisti dei suoi ultimi live tour compaiono musicisti dell’entourage di Gabriel, come il chitarrista David Rhodes.
Nel suo sito web si legge il messaggio di Kate pubblicato dopo l’ultimo tour “After the Dawn”.
Entusiasta lei, così come sono state entusiastiche le critiche e soprattutto, l’accoglienza del pubblico.
Continuano i suoi “jeux sans frontières”…