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Playlist live: Tool, Archive, Aurora (Aksnes)

Cosa hanno in comune i Tool, gli Archive e Aurora? “Nulla!”, risponderebbero molti. “Sbagliato!”, dico io. E ve lo spiego.

C’è da dire che all’ascolto-visione dei video live che mi sono concesso stamattina, il passaggio dall’heavy e post metal e pure neo progessive della band di Maynard James Keenan alla evoluzione del trip hop degli Archive per poi visualizzare il live di Aurora a Glastonbury potrebbe suscitare qualche dubbio sulle mie capacità mentali e sulla qualità schizoide delle scelte di ascolto.

Ma è solo apparenza. Ed è di questa che vi parlo.
Dell’apparenza, della presenza scenica, dell’uso-abuso-assenza di effetti sul palco, della performance visiva degli artisti nei live e di quello che ci lasciano fruire post live..

I Tool: l’assenza

Da personaggi come Keenan, Adam Thomas Jones, Justin Gunnar Walter Chancellor e dal batterista Daniel Edwin “Danny” Carey non c’è da aspettarsi molto se non essere presi letteralmente a sprangate se solo ci si permette di fare dei video alle loro performance.
I Tool o li vivi “live” al momento, assistendo ai loro concerti o ciccia. Non c’è memoria.
Gli unici video live che si trovano online sono di bassa qualità, rubati da operatori “cammelleschi”, senza arte né parte o sono pro-shot senza alcun senso. 
Invedibili, inascoltabili.

Archive: l’abbondanza

Gli Archive, collettivo inglese fondato da Darius Keeler e Danny Griffits, sono fra i gruppi che hanno saputo far evolvere il trip hop abbracciando sonorità e atmosfere proprie e, come dice mio “cugggino”, da degni “pargoli dei Pink Floyd” quali anch’essi inevitabilmente sono, sanno creare sul palco il giusto mix fra effetti visivi e musicali. Per avere un’idea di cosa intendo, è sufficiente visionare il live Axiom. Qui hanno raggiunto il loro massimo livello. Hanno suonato e cantato sincronizzandosi con le immagini e le battute del film Axiom (regia di Jesus Hernandez). Un’esperienza totalmente immersiva.
Imperdibili.

Aurora: quel che basta

Un po’ più in giù della terra di Bjork e della Torrini, la Norvegia sforna periodicamente novità interessanti in campo musicale.
Tanto per fare qualche esempio temporale, pensate al pop-rock degli A-ha, all’etno-jazz di Jan Garbarek, il jazz d’avanguardia dei Supersilent, il synth-pop dei Röyksopp, tutto il Black Metal e le sue discendenze (Gothic, Doom, Viking, …) che ha inondato, proprio da lì, il mondo occidentale. In tempi più recenti l’indie-pop dei Kings of Convenience, ad esempio.
E poi ci metto dentro anche Aurora Aksnes.

Tirata su a smalahove, inizia presto a suonare il piano da autodidatta e a comporre canzoni. Ascolta un po’ di tutto: da Bob Dylan a David Bowie ma anche Enya, gli Underworld, Susanne Sundfør e, confessato da lei, anche inevitabilmente la musica metal.
Ma, superato il terrore di esibirsi in pubblico, mixa sapientemente tutto il suo background estrapolando quel che le serve per vincere tre Spellemannprisen (l’equivalente norvegese dei Grammy) e si affaccia sulle sponde dell’Europa musicale con “Runaway”.

Stramba nel suo atteggiarsi, nel vestirsi e nei rapporti con gli altri, tanto che fu anche vittima di bullismo scolastico, lei, nata nel 1996, minuta ed energica, quando sale sul palco diventa grande interprete e ogni suo live vive sulla sua personalissima performance.

La sua musica? La si può definire Indie & Dream Pop Art. I suoi brani sono spesso orecchiabili ma tinti di una vena elettronica che li rende piacevolmente ascoltabili.
Anche perchè lei modula la voce in modo impeccabile ed è accompagnata da una band essenziale ma, al tempo stesso, potente, innovativa, professionale.

Le sue movenze e la gestualità che scatena live fanno venire fuori un po’ di Kate Bush, di Björk, di Florence Welch che evidentemente sono in lei. Ma nulla di copiato. Tutto merito della sua magica, passionale, invidiabile stramberia.
Impareggiabile.

© Giorgio De Novellis, Vinilica.it

Per saperne di più:
https://it.wikipedia.org/wiki/Tool_(gruppo_musicale)
https://it.wikipedia.org/wiki/Archive
https://www.vinilica.it/archive-axiom-film/
https://it.wikipedia.org/wiki/Aurora_(cantante)

Wolfgang's