375 5204559 (lun/ven 10-13/16-19) | info@vinilica.it
“Stavolta no”, il primo brano del nuovo progetto dei Whiteshark
Da domenica 19 settembre sarà disponibile in radio e in digitale “Stavolta no“, il primo brano del nuovo progetto dei Whiteshark, una traccia “flashback” che è una vera e propria presa di coscienza.
Nella loro vita i due ragazzi (Scave e Simoroy, alias Daniele Scavetta e Simone Filipazzi) sono caduti molte volte, ma altrettante volte hanno saputo reagire e rialzarsi e con questo progetto hanno deciso di guardare se stessi nel profondo dell’animo, allo scopo di evitare di ricommettere errori del passato, prendendo consapevolezza di ciò che vogliono ottenere e avendo ben chiaro l’obiettivo.
“Quante volte mi si è chiusa quella porta
Il destino sarà pronto a ferirmi un’altra volta
Se non mi ucciderà proverò l’ennesima svolta
No che non può andare sempre storta no… “
“Pensiamo che questo sia il brano più adatto per partire e far capire alle persone che ci ascolteranno quello che abbiamo dentro. La frase più significativa di tutto il brano – spiegano i Whiteshark – nella quale a nostro avviso potranno rispecchiarsi molte persone, è contenuta nel bridge: “quante volte mi si è chiusa quella porta, il destino sarà pronto a ferirmi un’altra volta, se non mi ucciderà proverò l’ennesima svolta, no che non può andare sempre storta no… “”.
Daniele Scavetta, in arte “Scave”, e Simone Filipazzi, in arte “Simoroy”, insieme formano il gruppo “Whiteshark”. Si conoscono per la prima volta a un contest live di Milano e successivamente si rincontrano in uno studio di registrazione a Muggio (MB) per puro caso. Dopo un po’ di featuring reciproci con i nomi d’arte Scave e Simoroy nel 2018 decidono di formare il gruppo Whiteshark esordendo con un EP di 4 tracce dal titolo “Quanto Basta” condito da due videoclip: “Muovilo” e “Non fa per me”. Successivamente escono vari altri singoli, tra cui “Accelera” in collaborazione con il noto rapper Vacca. Nel frattempo iniziano a girare per la Lombardia aprendo eventi importanti come il concerto di Shiva al Carroponte davanti a 3000 persone. L’idea del nome è presa dalla fame, dalla costanza e dalla determinazione con cui inseguono i loro obiettivi perché lo “squalo bianco”, uno dei predatori più forti al mondo, non dorme mai. Inoltre hanno iniziato a identificare i loro fan con lo slang “Brezis”, un nome nato quasi per caso durante una serata e insieme a loro stanno costruendo la “Brezis family”.